Rientra l’allarme maremoto nel Tirreno

Ore di apprensione ieri lungo la costa tirrenica, in seguito alle comunicazioni della Protezione Civile, della Prefettura di Reggio Calabria e di diversi Comuni costieri.

Prima le scosse di terremoto che sono state registrate al largo delle Isole Eolie di magnitudo 4.6, nei pressi dell’isola di Vulcano, poi gli eventi vulcanici che hanno coinvolto l’area craterica dello Stromboli e la Sciara del Fuoco.

Nessuna correlazione è stata individuata tra i due fenomeni, ma sicuramente la vicinanza dei due episodi ha tenuto con il fiato sospeso i cittadini che si affacciano sul Mar Tirreno.

Situazione sotto controllo

Ciò che in particolare ha attivato l’attenzione della Protezione Civile sono le conseguenze dell’attività vulcanica e il rischio di possibile maremoto. Il distacco e la caduta in mare di materiali lavici ha infatti provocato onde con altezza pari a circa un metro e mezzo.

L’avviso dunque nelle ore del tardo pomeriggio di ieri è stato quello di evitare di sostare o fermarsi in prossimità di spiagge, arenili e aree limitrofe.

Fortunatamente l’onda anomala non ha prodotto danni sull’isola ma si è dissipata in mare e non è stata proprio registrata sulle coste calabresi.

In ogni caso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile continua a monitorare con tutti gli strumenti a disposizione l’evoluzione della situazione.

mariacg

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