Venerdì 3 febbraio ricorre la festività di San Biagio. E per la comunità dei fedeli di Amantea rappresenta una ricorrenza speciale, in quanto santo patrono dell’omonima e rinomata parrocchia cittadina, luogo di culto che ha accompagnato nei secoli la vita e la storia della città.
Per l’occasione le celebrazioni avranno una solennità particolare e come da tradizione si procederà al rito della benedizione della gola.
A causa dei lavori che ancora stanno interessando la chiesa dedicata al santo, le funzioni delle ore 8 e delle ore 18 saranno ospitate nella chiesa di San Bernardino.
Qualche notizia sul santo
Pur essendo venerato sia in Occidente, sia presso le comunità d’Oriente, poco si conosce della vita di San Biagio.
Le testimonianze e le notizie raccolte nel corso del tempo dagli studiosi, riportano che fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia. Il suo martirio avvenne durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316.
Nel corso del suo ministero operò diversi miracoli, ma quello che sicuramente ancora oggi resta nel ricordo e nella tradizione è la guarigione di un ragazzo da una lisca di pesce conficcata nella trachea.
Ecco perché San Biagio è associato alla gola. Invocato per i dolori legati a questa parte del corpo, nel corso delle celebrazioni liturgiche si accompagna una benedizione speciale, impartita incrociando due candele proprio all’altezza della gola dei fedeli.
Le reliquie di San Biagio sono custodite nella Basilica di Maratea. E proprio questa vicinanza geografica forse ha influenzato il culto anche nella città tirrenica di Amantea, anche se la venerazione del santo è presente in molte altre località italiane.