Dopo due settimane circa dal terribile naufragio che ha causato la morte di oltre 70 persone, non si spengono i riflettori sulla tragedia e sui luoghi che hanno portato le coste calabresi alla ribalta nazionale e non solo.
Tra le operazioni di ricerca delle responsabilità e le attività di supporto ai superstiti e ai familiari delle vittime, associazioni e realtà della società civile si stanno muovendo per tenere alta l’attenzione sulla vicenda e sul tema più vasto delle migrazioni.
Nell’arco delle varie iniziative proposte, sabato 11 marzo, è prevista una manifestazione nazionale a Steccato di Cutro, per chiedere giustizia ma anche una politica comune europea di soccorso, accoglienza e asilo.
Associazioni e cittadini si mobilitano
“Fermare la strage, subito!” è l’appello della mobilitazione a cui stanno aderendo associazioni, movimenti, enti e cittadini, sia a livello regionale sia nazionale.
L’appuntamento è per le 14.30 sulla spiaggia di Cutro il prossimo 11 marzo, per esprimere solidarietà alle vittime e alle famiglie, ma anche per far sentire l’indignazione verso politiche migratorie di chiusura e di morte.
Una marcia che accompagna il dolore per la dignità lesa di persone che muoiono ad un passo dalle nostre coste, ad un passo dal nostro benessere.
Da tutta Italia le persone si stanno organizzando per partecipare. Autobus si stanno preparando da ogni parte della Calabria. E anche da Amantea sono arrivate adesioni.
Chi non potrà essere presente a Steccato di Cutro potrà comunque mobilitarsi online, indossando una fascia bianca al braccio, scattandosi una foto e pubblicandola sui social con l’hashtag #fermarelastrage.
Per maggiori informazioni sull’evento si può consultare la pagina creata per la manifestazione Fermiamo la strage subito!