L’appuntamento del Club di Letture Femministe di Amantea è per il prossimo lunedì 22 maggio.
Al centro dell’incontro la discussione intorno al libro di Azar Nafisi “Leggere Lolita a Teheran” e al ruolo degli insegnanti nei regimi dittatoriali.
Un’occasione per condividere pensieri ed opinioni e per approfondire aspetti di storie e di vite lontane da noi, ma cariche di significato e di spunti di riflessione.
Il ruolo della letteratura nelle scelte di libertà
Il libro edito per Gli Adelphi e tradotto da Roberto Serrai, accompagna il lettore alla scoperta di un mondo sconosciuto e di difficile interpretazione.
Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.
Come i precedenti romanzi Azar Nafisi, docente nell’università di Teheran per quasi un ventennio, anche questo lavoro riprende il valore inestimabile della letteratura come strumento di libertà e di indipendenza.