Con l’avvicinarsi della scadenza del contratto per i tirocinanti ex percettori di mobilità in deroga, le amministrazioni comunali che usufruiscono della loro opera cominciano ad interrogarsi.
Da un lato sorge la necessità di programmare soluzioni alternative, dall’altro la preoccupazione per le sorti di lavoratori e lavoratrici che si troveranno con minori opportunità.
Sulla scia di queste vicende umane e professionali, il sindaco di Aiello Calabro ha inviato direttamente una lettera al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e al presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso.
Richiesta per la proroga dei contratti
Al centro della nota inviata ai vertici regionali la preoccupazione per il futuro dei tirocinanti ex percettori di mobilità in deroga e per le eventuali loro difficoltà economiche. Si tratta di persone di età media – chiarisce Lepore – alcune prossime alla pensione quindi con scarsissime possibilità di inserimento nel mondo del lavoro considerato che la gran parte è anche priva di qualifiche adeguate.
Per lo più l’attuale momento storico caratterizzato da una crisi economica e sociale senza precedenti a causa degli effetti della pandemia da Covid-19 prima e della crisi internazionale dopo – prosegue il primo cittadino – getterebbe queste persone nello spettro delle difficoltà economiche rendendogli difficoltoso anche il far fronte ai bisogni primari e indispensabili propri e delle rispettive famiglie.
Un passaggio viene fatto anche in relazione alle attività svolte all’interno degli enti. Senza contare – si legge – che gli enti dove prestano lavoro come i comuni pagherebbero il prezzo più alto in quanto è proprio attraverso queste importanti figure che si riesce a far fronte in maniera ottimale a bisogni fondamentali che altrimenti verrebbero erogati con non poche difficoltà considerato che i Comuni non possiedono personale adeguato a far fronte alle numerose problematiche che i territori presentano.
Alla luce di queste considerazioni, Onorevoli Presidenti, con la presente sono a chiedere la proroga dei contratti di queste importanti figure in modo da garantire a tantissime famiglie Calabresi di continuare a percepire uno stipendio che seppur non adeguato gli permette di far fronte alle esigenze primarie. Questo anche a vantaggio degli enti in cui prestano servizio in modo da consentire loro di continuare a usufruire di manodopera fondamentale alla buona e efficiente erogazione dei servizi ai cittadini.