Tra devozione e artigianato, tra tradizione e creatività, quella del presepe è un’arte che si rinnova ogni anno in questo periodo.
E ogni comunità ha una storia che si intreccia con la propria identità e che diventa anche occasione di apertura e di promozione della bellezza del territorio.
La scelta è ampia tra quelli realizzati a mano con cura e passione e quelli viventi in cui si coinvolgono cittadini e figuranti per ricreare le scene caratteristiche e valorizzare gli angoli dei borghi.
Da Aiello Calabro ad Amantea, tra mare e collina
Nei giorni scorsi, nelle ore più vicine al Natale, qualche prima rappresentazione ha aperto la strada nei Comuni tirrenici, come è stato ad esempio ieri a Lago, dove la parrocchia di San Nicola ha accolto i visitatori intorno alle diverse scene del presepe vivente.
Una viaggio nella sacralità e nella teatralità che continua ad Aiello Calabro venerdì 29 dicembre alle ore 18 con la terza edizione del presepe vivente organizzato dall’ANSPI in collaborazione con l’amministrazione comunale, la pro loco, il centro anziani, l’associazione Noi Futuro e la compagnia teatrale Aiellese. L’appuntamento sarà poi replicato con il nuovo anno, il 5 gennaio.
Ad Amantea invece si è ripetuta la consuetudine del presepe nella chiesa di San Giuseppe, allestito per l’occasione dagli artisti Nuccio Guido e Michele Machì. L’opera aperta al pubblica lo scorso 23 dicembre, sarà visitabile fino al 7 gennaio, in orario pomeridiano dalle 15.30 alle 19.
E sarà sempre il borgo nepetino ad essere cornice del presepe vivente organizzato anche quest’anno nel centro storico dalla pro loco cittadina e che si svolgerà il 6 gennaio, dalle ore 15 alle 20.
I paesi che si incontrano lungo la litoranea tirrenica sono cornici ideali per manifestazioni artistiche di questo genere e gli angoli suggestivi dei centri storici disegnano già architetture naturali che ricordano le atmosfere mediorientali. Una passeggiata attraverso i Comuni, nelle chiese e nelle piazze, restituisce in questi giorni di festa il sapore dell’accoglienza e del calore familiare.