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Aiello Calabro: prosegue il confronto sulle responsabilità di spopolamento del borgo

Gli interventi della consigliera di minoranza Fenice Bossio e del sindaco Luca Lepore sul tema dello spopolamento del Comune di Aiello Calabro hanno sollevato un confronto accesso tra gli amministratori delle diverse aree politiche, toccando anche una linea trasversale alle precedenti legislature. Ad aggiungere un ulteriore tassello al dibattito è Franco Pedatella, primo cittadino dal 1985 al 1990.

In quanto sindaco che ha dato inizio al nuovo corso politico di Aiello – chiarisce l’ex sindaco – insieme a tutta l’operosa maggioranza, posso affermare con i fatti che l’amministrazione di sinistra che si insediò nell’85 affrontò principalmente e fin da subito il problema dell’isolamento e dello spopolamento del paese. 

Dal miglioramento di viabilità e scuola alle innovazioni turistiche

La disamina di Pedatella affronta con precisione e metodo i vari aspetti che compongono la complessità del problema dello spopolamento, mettendo in ordine i diversi provvedimenti assunti per contrastarlo.

Innanzitutto il potenziamento della rete viaria. Aiello in quegli anni era un paese fortemente indebitato, isolato, privo di sbocchi sul mare e di collegamenti veloci; perciò da subito canalizzammo le energie per migliorare la viabilità delle campagne e collegarle meglio al centro. Nello stesso tempo – ricorda Pedatella – si cercò di aprire una bretella veloce per collegarsi a Grimaldi e, quindi, all’autostrada e permettere a tutti quei lavoratori, che si erano già spostati a Cosenza, di poter rientrare in paese. 

La mancanza di finanziamenti ministeriali bloccò i lavori e l’attenzione dell’amministrazione si spostò sulla cosiddetta Strada del Fiume, già funzionante, attraverso cui i ragazzi potevano più agevolmente raggiungere le scuole superiori di Amantea.

Altro aspetto determinante è l’attenzione al mondo della scuola. Da un lato la costruzione dell’edificio della scuola media per cui si prodigarono molto gli impiegati comunali, dall’altro il potenziamento degli scuolabus e del personale per accompagnare i bambini in piscina a Malito e per permettere loro di aprirsi al mondo.

Il lavoro svolto non si limita ai beni essenziali di mobilità e scuola, ma si apre anche ad idee innovative legate al turismo. Si avviò ad esempio il progetto di riqualificazione del centro storico, scegliendo testardamente la pietra bianca del luogo, in armonia con il vecchio selciato e con i portali dei Palazzi antichi per mantenere l’unicità del posto.

Parallelamente si attrezzarono spazi in montagna, come le aree picnic, ma soprattutto si cercò di avviare un percorso di collaborazione con i vicini Comuni di Cleto ed Amantea per ampliare l’offerta turistica del territorio, inglobando mare e montagna. Venne anticipata ad esempio l’idea dell’albergo diffuso, che però non riuscì a trovare concretezza, secondo l’ex amministratore, presso gli albergatori di Amantea.

Alla fallimentare proposta di aggregazione territoriale si affianca comunque un rinnovato interesse verso le proposte culturali, promuovendo convegni e attività culturali, come i concerti di musica classica in Piazza Plebiscito. 

Infine le campagne furono dotate di acqua pubblica, ove mancante e vennero fatti tentativi per la costituzione di una cooperativa di 30 giovani per lavori nel bosco, che avrebbe assicurato lavoro fisso e quindi occasione per rimanere ad Aiello. 

L’invito alla collaborazione politica e le nuove repliche

A conclusione della sua narrazione, Franco Pedatella riconosce la complessità del fenomeno e le cause non riconducibili solamente alla gestione locale. E lancia un invito ad un approccio maggiormente collaborativo, indirizzato al benessere della collettività e della comunità di Aiello Calabro. La minoranza deve giustamente essere partecipe della vita di un Comune – precisa – con la sua funzione democraticamente vigile ma, se il fine è realmente il benessere della popolazione, è necessario evidenziare e circostanziare le azioni a suo dire sbagliate facendo, contemporaneamente, proposte alternative. Delegittimare il lavoro altrui, buttando tutto in un calderone, non è un buon servizio né per il paese né per la cittadinanza. 

A questo invito risponde la consigliera Bossio, che pur confermando la stima per l’ex amministratore, rimarca le proprie accuse nei confronti della politica e dell’operato di Franco Iacucci. I dati esposti nel Dpcm del 30 settembre 2021, secondo Fenice Bossio, evidenziano senza mezzi termini il forte calo demografico del paese, con una popolazione quasi dimezzata. Un dato negativo, non registrato con queste proporzioni, in diversi altri paesi vicini a noi, tipo Cleto, che hanno retto all’urto dello spopolamento.

Un confronto che si muove nel quadro di una dialettica basata sul rispetto e su toni misurati, con una finestra aperta su un prossimo convegno che il gruppo di minoranza sta organizzando sul tema e si preannuncia inclusivo delle diverse posizioni.

Fonte immagine: Pagina Facebook Comune di Aiello Calabro

mariacg

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