Continua a tenere banco il braccio di ferro sulla linea dell’alta velocità e sui lavori da mettere in cantiere per il raddoppio del tunnel Santomarco.
L’intervento, denominato Nuova Linea AV Salerno – Reggio Calabria, rientra tra i progetti della Rete Ferroviaria Italiana e costituisce un itinerario strategico per l’azienda sia per i passeggeri e sia per le merci, al fine di incrementare la connessione tra sud e nord del Paese.
Nelle intenzioni programmatiche, la realizzazione dell’opera rappresenta un’opportunità concreta di valorizzazione del territorio. Diversi sono infatti i benefici attesi, sia diretti che indiretti, come ad esempio una maggiore coesione territoriale, il miglioramento della qualità della vita, nonché benefici di natura socio-economica, legati ad una maggiore fruibilità dei luoghi collegati, alla riduzione del traffico sulle strade, alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Un investimento di circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa 1,2 miliardi proprio per la galleria Santomarco.
Ogni grande opera che incide sulla vita delle comunità porta con sé opinioni diverse e punti di vista anche contrapposti. E il dibattito si anima soprattutto in vista della conclusione della Conferenza dei servizi prevista a novembre.
Se la Rete Ferroviaria Italiana presenta grandi vantaggi per lo sviluppo e l’ammodernamento dei territori coinvolti, la fattibilità dei lavori e il conseguente impatto sta creando un confronto acceso tra i protagonisti a livello locale.
I sindaci dei comuni interessati infatti si sono dichiarati favorevoli rispetto alle opportunità che tale infrastruttura porterebbe, ma hanno avanzato diverse perplessità per quanto riguarda le procedure con cui si intendono realizzare concretamente i diversi interventi.
In particolare, i dubbi maggiori sono stati avanzati proprio dai sindaci dei comuni tirrenici, che potrebbero essere coinvolti dal tratto intorno alla galleria Santomarco. Cosimo De Tommaso e Giovanni Politano manifestano ad esempio preoccupazione per le tutele da garantire ai proprietari dei terreni di Paola e San Lucido che saranno espropriati per consentirne l’esecuzione.
E voci si levano anche da parte dei cittadini, che hanno costituito un apposito comitato Santomarco per confrontarsi e proporre soluzioni alternative sia alle istituzioni sia agli amministratori di RFI. Nella relazione presentata dal comitato viene sostenuta la tesi secondo cui la galleria sul versante di San Lucido potrebbe fungere da collegamento per l’alta velocità senza ulteriori trafori nella montagna.
Seguiremo gli sviluppi di questa vicenda, che rappresenta sicuramente un elemento di interesse per tutte le comunità delle zone costiere e per le opportunità commerciali e turistiche collegate.
Questa mattina si è concluso uno degli eventi sportivi più entusiasmanti dell'estate ad Amantea: il…
Disagi e Allagamenti ad Amantea: Strade Inondate e Seminterrati Allagati Le prime ore di questa…
La comunità di Campora San Giovanni si prepara a salutare Don Andrea Piccolo, il parroco…
Ieri sera, 17 agosto, Piazza Commercio ad Amantea è stata il palcoscenico di una manifestazione…
L’Ambito Territoriale Sociale (Ats3) di Amantea, che include diversi comuni del basso Tirreno cosentino, sta…
In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro delle politiche turistiche e ambientali, Amantea,…