Ancora aperta la questione legata al nuovo progetto della linea alta velocità Salerno-Reggio Calabria.
Un nuovo tassello è quello dell’associazione Codici (Centro per i Diritti del Cittadino) che presenterà le proprie obiezioni attraverso un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Da sempre critica alle scelte strategiche del nuovo progetto, l’associazione ritiene che disattenda le norme a tutela dei consumatori e dell’ambiente.
In particolare la sezione campana punta i riflettori sul tratto che interesserà la Piana del Sele, ma inevitabilmente l’attenzione e le conseguenze potrebbero riversarsi su tutto il tracciato, incidendo anche sul tratto calabrese.
Porre al centro la tutela e l’interesse dei cittadini
Le obiezioni oggetto di discussione parlamentare saranno presentate da Franco Mari, deputato del gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, che ha condiviso le ragioni dell’associazione.
Al centro l’idea che il progetto della nuova linea alta velocità disattende la normativa europea sui corridoi ferroviari, quelle sulla tutela ambientale e del principio del DNSH (Do No Significant Harm) nonché le regole sulla pianificazione urbanistica comunale, regionale e nazionale.
Incomprensibile e scellerata, secondo i referenti dell’associazione, è la scelta di chi vuole calpestare le regole per abbattere centinaia di abitazioni legittimamente costruite, deturpare l’ambiente e privare i cittadini della costa tirrenica del legittimo servizio dei collegamenti ferroviari alta velocità.
E si dichiarano pronti anche ad una class action per vedere tutelato e risarcito il diritto di accesso al corridoio ferroviario transeuropeo scandinavo-mediterraneo per i cittadini della costa tirrenica, nonché il diritto all’abitazione e alla salubrità dell’ambiente.