L’aria primaverile porta con sé non solo la voglia di passeggiate all’aperto ma allarga lo sguardo verso la programmazione della stagione estiva.
Per i Comuni che comprendono sul loro territorio aree costiere, tra gli aspetti su cui lavorare con attenzione c’è sicuramente la gestione dei lidi e della attività economiche che insistono tra spiaggia e lungomare.
L’amministrazione comunale di Amantea si trova proprio in questi giorni ad affrontare la questione, che ancora una volta pone dubbi e interrogativi da parte delle forze di minoranza.
La categoria dei titolari e gestori di attività balneari è spesso al centro del dibattito politico e costituisce ago della bilancia anche per decisioni di natura amministrativa e fiscale.
Da un lato si palesa la necessità di tutelare e preservare l’interesse della collettività rispetto all’utilizzo di spazi comuni, dall’altro entrano in gioco elementi di natura imprenditoriale rispetto ad attività che incentivano e sostengono lo sviluppo economico e turistico di un territorio.
Alle amministrazioni comunali il compito di mantenere e preservare questo equilibrio tra interessi pubblici e privati. In questo quadro il Comune di Amantea muove i propri passi in vista della stagione estiva, sollevando però contrasti sul fronte della minoranza in Consiglio.
La consigliera Emilia Di Tanna ha infatti presentato una interrogazione indirizzata alla responsabile del Settore Urbanistica Rosa Francesca Morelli, al sindaco Vincenzo Pellegrino e alla segretaria generale Mariagrazia Crapella.
Il documento, condiviso dal circolo “Moro Berlinguer” del PD Amantea, pone al centro un avviso che il Comune di Amantea ha indirizzato ai concessionari di stabilimenti balneari per la presentazione di una serie di documenti.
La nota stonata di tale richiesta – secondo le riflessioni di parte dell’opposizione – risiede innanzitutto nel fatto che la quasi totalità dei documenti indicati dovrebbe essere già in possesso dell’ente, ma soprattutto nel rischio di un “provvedimento di diniego” proprio a ridosso della stagione estiva.
A ciò si aggiunge l’osservazione che l’art. 3 della legge 05 agosto 2022 n. 118 ha prorogato al 31.12.2024 le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo. La combinazione di questi elementi ottiene il risultato di creare confusione e senso di precarietà tra i concessionari.
Il lavoro di controllo di regolarità in capo all’amministrazione – secondo il Pd Amantea – dovrebbe inoltre tenere conto del contesto e della storia delle singole realtà imprenditoriali: una cosa, infatti, è affrontare il tema di quelle concessioni ferme da decine di anni (come magari succede in altri luoghi), altra è “segare le gambe” a chi ha appena iniziato ad investire!
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