Il progetto regionale di FederAnziani Calabria “La vita non ha prezzo. La prevenzione ad ogni età” ha fatto tappa sabato scorso ad Amantea nei locali dell’Avis comunale.
Partito da Scalea nel mese di aprile, il progetto è centrato sugli anziani calabresi e la sarcopenia, il processo che accelera l’invecchiamento velocizzando la progressiva riduzione della massa muscolare.
L’open day amanteano si è svolto attraverso la somministrazione di un questionario, un’interazione seminaristica ed una visita medico nutrizionale alla quale si sono sottoposti gli over 50 presenti.
Un cammino di formazione che prosegue
La giornata di sabato è stata dedicata alla prevenzione e alla formazione, secondo quanto previsto nel progetto regionale promosso da Federanziani Calabria in partenariato con le associazioni Volare Aps e La Gardia, ed è stata organizzata in loco dal circolo culturale ricreativo “L’accoglienza”.
L’associazione – nata nel febbraio dello scorso anno grazie all’impegno sul campo di Marcello Sorrentino (presidente), Gino Aloe, Giuseppe Petrone, Rocco Bonavita, Franco Suriano, Alfio Franco e Sergio Musì – conta una trentina di iscritti. Tra le sue finalità c’è l’erogazione di prestazioni socio-sanitarie; l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale; l’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche e ricreative e di attività turistiche di interesse sociale, culturale e religioso.
Rallentare l’invecchiamento si può, tutto inizia dalla prevenzione. La promozione della cultura della dieta Mediterranea e l’applicazione di corretti stili di vita ad ogni età rappresentano il fulcro del progetto – ha spiegato nel suo intervento Maria Brunella Stancato, presidente di FederAnziani Calabria.
Un percorso che continua con un nuovo intervento a fine maggio, in cui sarà presentata questa prima fase di analisi e di incontro nei territori.
La seconda fase prevede poi la valutazione dei dati rilevati e la possibilità, per coloro che risulteranno bisognosi di attenzione, di essere seguiti in un corretto apporto alimentare.
Mentre la terza fase, prevista per ottobre, consentirà ai partecipanti di effettuare un’ulteriore controllo medico nutrizionale.
Solo allora – ha concluso la presidente Stancato – sapremo se l’applicazione di corretti stili di vita, seguendo i dettami della cultura della dieta Mediterranea, sia riuscita nell’intento di apportare un sostanziale beneficio alla vita delle persone over coinvolte.