L’Ambito Territoriale Sociale (Ats3) di Amantea, che include diversi comuni del basso Tirreno cosentino, sta vivendo un periodo di forte tensione, tanto da essere stato commissariato dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, e sembra ormai sempre più vicina la conferma del commissariamento e dell’allargamento della frattura tra il sindaco Pellegrino e gli altri otto colleghi, dopo i recenti sviluppi.
Il 19 luglio scorso, durante una riunione dai toni accesi, otto comuni dell’Ats3 hanno messo in minoranza il comune capofila, Amantea, guidato dal sindaco Vincenzo Pellegrino. I sindaci di Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, Lago, Belmonte, Fiumefreddo, Longobardi e San Pietro in Amantea si sono uniti contro Pellegrino, chiedendo una governance differente per l’Ats3. Al centro della discordia c’è stata la gestione della sede dell’Ufficio di Piano, che nel 2018 era stata trasferita a San Pietro in Amantea e che il comune di Amantea, capofila dell’ambito, reclama dal 2022.
Un altro punto critico è stata la nomina, da parte di Pellegrino, di un nuovo funzionario responsabile dell’Ufficio di Piano, senza il consenso degli altri comuni, ma con l’accordo della Regione. Questo atto è stato percepito dagli altri sindaci come un’azione ostile e non condivisa, portando così a uno scontro aperto che ha coinvolto anche il livello regionale.
In un’intervista rilasciata a Cosenza Channel, il sindaco di Amantea, Vincenzo Pellegrino, ha ribadito che il Dipartimento Lavoro e Welfare della Regione ha concesso 30 giorni di tempo per trovare un’intesa tra le parti, sottolineando che il commissariamento riguarderebbe l’ambito Ats3 e non il comune di Amantea in sé. Pellegrino ha anche chiarito che tutte le azioni intraprese dal suo comune sono state conformi alle norme e concordate con la Regione Calabria.
Dall’altro lato, gli otto sindaci coinvolti (Luca Lepore (Aiello Calabro), Antonio Costabile (Longobardi), Gioacchino Lorelli (San Pietro in Amantea), Enzo Scanga (Lago), Roberto Veltri (Belmonte Calabro), Antonio Cuglietta (Serra Aiello), Carmine Bruno (Fiumefreddo Bruzio) e Armando Bossio (Cleto)) hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare le loro ragioni. Durante l’incontro, hanno espresso preoccupazioni circa la gestione del fondo povertà e di altri fondi destinati ai servizi sociali, accusando Amantea di non averli programmati o destinati correttamente. Inoltre, hanno sottolineato che la mancata risoluzione di questa impasse potrebbe comportare la perdita di finanziamenti cruciali per l’ambito.
La situazione è delicata e il tempo stringe. Se entro il termine stabilito dalla Regione non verrà trovata un’intesa tra le parti, il commissariamento potrebbe diventare l’unica soluzione per superare l’attuale stallo. Una soluzione che, seppur vista come estrema, potrebbe essere necessaria per garantire il buon funzionamento dei servizi sociali a beneficio di tutte le popolazioni coinvolte.
Rimaniamo in attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda che sta tenendo col fiato sospeso la comunità di Amantea e dei comuni limitrofi.
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