Il gruppo di minoranza “Cambiamo Rotta” è intervenuto nei giorni scorsi con una lettera indirizzata al sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino e al delegato al Turismo e grandi eventi Salvatore Campanella.
Al centro della nota la visione sulle politiche e le strategie turistiche portate avanti dalla Giunta in carica, che predilige eventi sporadici invece di una programmazione volta a rivalutare il patrimonio locale.
Una diversa considerazione del turismo viene espressa nelle parole scritte capogruppo Rossella Ferraro rispetto alla scelta dell’amministrazione di sponsorizzare eventi organizzati in larga parte dalle associazioni presenti sul territorio facendoli passare per turismo.
Pur riconoscendo l’utilità di tali eventi, possibilmente a costo zero e distribuiti razionalmente nei periodi notoriamente “morti”, per dare ossigeno a turismo e settore commerciale quando languono, la nota sottolinea la necessità di un approccio di più ampio respiro, a partire dal confronto con chi ha le competenze e la visione per concretizzare e valorizzare lo stile e la grazia presenti nel DNA della città di Amantea.
Il gruppo auspica una salutare inversione di marcia, che si potrà attuare solo se ci sarà la disponibilità ad aprirsi, per vagliare, con umiltà e senza pregiudizi ma mantenendo l’ultima parola, anche i suggerimenti delle minoranze, delle associazioni e degli operatori del settore turistico e commerciale.
Non vengono trascurate o nascoste le difficoltà finanziarie dell’ente, ma il suggerimento è di trasformarle in stimolo per un maggiore impegno che possa innescare un circolo virtuoso per la crescita anche del commercio e per via indotta di tutti gli altri settori.
Un diretto riferimento è all’imposta di soggiorno, i cui proventi sono o dovrebbero essere inderogabilmente destinati al miglioramento del settore turistico medesimo, privilegiando politiche di valorizzazione del territorio e implementando i servizi.
Sotto i riflettori finisce il sito turistico di Amantea. Più di un anno fa, per esempio, è stato presentato un sito “turismo” che non è mai decollato. In un mondo come quello attuale, in cui tutto è “in rete”, non si può rinunciare a un sito internet dedicato. Perché un turista dovrebbe scegliere di venire proprio nella nostra citta? Come affrontano il problema altre realtà di successo? Cosa offriamo più degli altri?
Alle critiche il gruppo affianca anche delle proposte. Concludiamo lanciando un’idea, perché non investire parte della sopracitata imposta per acquisire il terreno che ricopre la Villa romana in località Principessa? Perché non riprendere, insieme all’assessore alla Cultura, un discorso di collaborazione col mondo universitario e la Soprintendenza archeologica?
Ben venga il turismo locale ma per dare prospettive di crescita al settore è necessario puntare su qualità e diversificazione dell’offerta e farla conoscere a tutte le latitudini.
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