Politica

Carnevale del Tirreno: luci ed ombre della gestione

Avanza a passi spediti l’organizzazione del Carnevale 2024 nella città di Amantea, borgo noto per il suo storico corteo di carri, che attira visitatori ben oltre i confini locali.

Una manifestazione di grande rilievo identitario, turistico ed economico per il territorio, che dopo la ripresa post-pandemia porta con sé però strascichi di polemiche e malcontenti.

Ad essere stato coinvolto e impegnato nell’ideazione e nella costruzione dei carri della prossima edizione il gruppo A.C.C.A. (Associazione Carristi Comprensorio Amantea), che ad un mese circa dalla data dell’evento sta lavorando a ritmi serrati per garantire un risultato all’altezza delle aspettative.

Nel mirino dei detrattori invece finisce ancora una volta l’operato e la gestione dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vincenzo Pellegrino.

L’amarezza degli esclusi

La lunga tradizione della sfilata dei carri ad Amantea coinvolge con passione coloro che si dedicano alla realizzazione delle varie maschere, che di anno in anno si preparano per l’evento del carnevale.

Nella matassa della gestione degli ultimi anni, il gruppo di carristi “I Senza Na Liras” ha provato a ricostruire alcune tappe in un comunicato ufficiale, partendo dai preparativi per l’edizione 2023.

Un anno fa infatti carristi, giunta comunale e appassionati si erano ritrovati intorno ad un tavolo con l’intento di riformare e portare ad alti livelli il Carnevale di Amantea, per lasciarsi il passato alle spalle. L’entusiasmo iniziale si è rilevato contagioso nella realizzazione dell’evento, ma anche nei mesi successivi per la creazione di un percorso condiviso che potesse garantire una adeguata programmazione in ottica di miglioramenti futuri.

In primavera si fa strada una nuova proposta promossa dalla Pro loco, con l’obiettivo di raggiungere finanziamenti importanti. Da qui prende avvio il processo di scissione: da un lato chi appoggia l’associazione locale e dall’altro l’amministrazione comunale.

L’estate – secondo la nota diffusa – mette tutto a tacere, spostando l’attenzione sugli eventi del periodo. Fino a quando il tema del carnevale torna a galla, verso la fine dell’anno, con un nuovo tavolo organizzativo, che non sembra tener conto delle proposte e dei passi fatti in primavera.

“I Senza Na Liras” scelgono così di non partecipare e di non adattarsi a quello che ritengono un Carnevale “arrangiato” sfruttando la passione dei carristi.

Campanello d’allarme del circolo PD Amantea

Sulle dinamiche di gestione ed organizzazione del Carnevale interviene anche il circolo “Moro-Berlinguer”, partendo dalle posizioni durissime assunte dal Comitato Brusco e da altri gruppi di carristi, puntando il dito contro un’amministrazione che, per imporre se stessa, ha mortificato tutto quanto di buono è stato fatto nella storia della città, producendo intenzionalmente e colpevolmente solo divisioni.

Sotto accusa ancora una volta il sindaco Vincenzo Pellegrino e il delegato ai Grandi Eventi Salvatore Campanella che si sono adoperati per spazzare via la nostra migliore anima popolare con azioni “sostituzioniste”.

Come già evidenziato in altre occasioni, in città ci si chiede perché gli eventi di impatto culturale siano stati rimpiazzati da decorazioni improbabili, pianeti e laser. E, altresì, perché il confronto sia stato sostituito dai monologhi del Sindaco, manco fossero “il verbo”!

Diretto il riferimento a realtà locali come l’Associazione Notte Bianca, il Comitato 21 luglio, la Pro Loco, l’Associazione Amanteani nel Mondo e La Guarimba, che non sembrano trovar spazio nelle programmazioni e nella collaborazione dell’amministrazione.

Azioni e intenti che impongono di azionare un campanello di allarme. Perché questo è il momento di differenziarsi e di dissociarsi. Questo è il tempo di tradurre le difficoltà e i “mal di pancia” confessati agli amici più stretti – ma a volte anche nelle vie, nelle piazze e nei bar – in atti concreti e pubblici.

Un appello ai consiglieri affinché si interrompa questa deriva che sta uccidendo l’anima storico-popolare e culturale della città e mortificando l’impegno civico e politico. È l’ora della coerenza, del coraggio e della resistenza! Per quanto dolorose possano essere certe scelte ci sono momenti in cui si rendono, altresì, necessarie. Diversamente le responsabilità di oggi di alcuni si tradurranno nelle responsabilità di tutti domani. 

mariacg

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