Quale futuro per l’alta velocità in Calabria?

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha annunciato un investimento di 30 miliardi di euro per il Mezzogiorno, in particolare per la modernizzazione delle rete dei trasporti con l’alta velocità sulle tratte Salerno/Reggio Calabria e tra Palermo e Catania.

Buone notizie dunque per la Salerno-Reggio Calabria, soprattutto per l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica dei primi 33km di strada ferrata tra Battipaglia e Romagnano, dal valore di 2,7 miliardi, finanziato con risorse Pnrr.

Peccato che la Calabria sembra restare ancora fuori da questi piani nazionali e da questi investimenti strategici per lo sviluppo.

La battaglia dei Comitati locali

Come già sottolineato dal presidente regionale Occhiuto e come più volte ripreso dai diversi comitati locali che stanno seguendo nel dettaglio la vicenda, il rischio che la fascia tirrenica calabrese venga lasciata fuori sembra diventare sempre più alto.

E proprio per evitare di abbassare la guardia e per far sentire la propria voce, è stato elaborato in questi giorni un documento in cui si chiede la revisione del progetto della linea alta velocità Salerno – Reggio Calabria.

Una richiesta che non è solo dei cittadini calabresi, ma che riunisce verso il medesimo obiettivo tutti i territori della linea tirrenica meridionale, tanto da coinvolgere anche gli amministratori locali della Piana del Sele, del Cilento, della costa lucana e della costa tirrenico-calabrese. Compresi i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta Cosenza-Paola-San Lucido.

Sono ragioni che vengono portate avanti già da diverso tempo e che continuano ad animare il dibattito pubblico nell’ottica di uno sviluppo che necessariamente deve considerare le istanze e le specificità dei territori e delle comunità coinvolte.


mariacg

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