L’attenzione ai cambiamenti climatici e alla salvaguardia ambientale è tema ormai quotidiano, che interessa o dovrebbe interessare tutti.
Un approccio che passa sia attraverso la conoscenza e quindi un approfondimento delle diverse sfaccettature del problema, sia attraverso scelte coerenti e mirate che incidono nelle azioni di ogni giorno.
Queste premesse sono alla base anche dell’impegno che i volontari dell’associazione Mare Pulito portano avanti con specifico interesse alla salute e alla cura delle spiagge e delle acque marine.
La sensibilizzazione parte dai più piccoli
Proprio nel giorno in cui nella sede Arpacal di Catanzaro viene presentato il progetto degli autocampionatori automatici finanziato dalla Regione Calabria e che ha interessato parte della costa calabrese per circa settanta impianti, l’associazione Mare Pulito entra nelle scuole di Amantea.
In aderenza a quanto previsto dal Protocollo d’intesa per la salvaguardia e la tutela del mare, sottoscritto tra l’associazione e la Provincia di Cosenza, l’Arpacal, i comuni costieri del Tirreno cosentino, alcuni volontari hanno incontrato studenti e studentesse dell’Istituto Comprensivo “Mameli-Manzoni”.
Al centro del progetto l’idea di far conoscere le cause dell’inquinamento, le conseguenze sull’uomo e sull’ambiente, le possibili soluzioni da adottare.
Alessandra Nucaro, Nuccio Morelli e Liberato Quaglia si sono confrontati con bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni facendo toccare loro con mano quanto sia importante l’impegno di ciascuno.
Il rapporto che questi ragazzi hanno con il mare si sviluppa fin da subito, considerando la vicinanza della scuola e delle abitazioni. Ed è quindi indispensabile che fin da piccoli imparino a rispettarlo e a prendersene cura.
Una cura che passa anche da azioni semplici e quotidiane, che gli alunni hanno ascoltato e appreso con grande interesse e partecipazione.
Piccoli passi che viaggiano nella direzione di una tutela sempre più diffusa e capillare delle nostre spiagge e dei nostri mari. Di un percorso che vada oltre le semplici lamentele del periodo estivo, ma sia in grado di costruire processi concreti di cittadinanza attiva e cura del bene comune.