Nodo stadi chiusi anche per i giovani

La delusione e lo scontento che attraversano gli animi delle tifoserie amanteane si allargano a macchia d’olio anche oltre le prime squadre.

La prolungata chiusura degli stadi e la necessità di chiedere ospitalità ad altri impianti del territorio, non riguarda infatti solo le partite ufficiali del campionato di Promozione.

Le conseguenze e gli effetti negativi di questa incresciosa vicenda si riversano anche sui giocatori più giovani e su coloro che si avvicinano allo sport come forma di divertimento e di tempo libero.

Alla ricerca del campo perduto

Se per le prime partite di campionato l’ACD Città Amantea 1927 e l’ACD Campora si sono viste costrette a giocare in campi diversi da quelli cittadini, difficoltà ancora più grandi stanno affrontando coloro che gestiscono gli iscritti delle fasce più giovani.

Chi accompagna i ragazzi infatti si trova in questo periodo a dover peregrinare per i campi della Provincia di Cosenza, alla ricerca della disponibilità di spazi utilizzabili. Una sorta di pellegrinaggio che tiene costantemente con il fiato sospeso.

A questa complessa operazione di ricerca, si aggiunge poi l’aggravio economico per le spese di spostamento, nonché la responsabilità di scorazzare in giro circa una ventina di minorenni.

Con l’inizio del campionato degli Allievi regionali si rende necessario trovare soluzioni in tempi rapidi e soprattutto efficaci per consentire lo svolgimento in piena sicurezza delle attività sportive.

Ai buoni propositi di considerare lo sport come elemento cardine del processo di socializzazione e di aggregazione dei giovani, occorre dare concretezza con azioni che traducano questa volontà. A partire dal rendere idonei gli spazi.

mariacg

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