Operazione “Multiservizi”: 4 condanne e 8 assoluzioni

Chiuso il processo di primo grado sulla gestione di appalti del Comune di Amantea, a conclusione dell’inchiesta partita nel 2018. 

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione del procuratore Pierpaolo Bruni, avevano portato a diversi provvedimenti cautelari nei confronti di pubblici amministratori, funzionari, dipendenti e imprenditori, attivi sulla costa tirrenica.

Il verdetto per il primo grado

Secondo la sentenza emessa dal Tribunale di Paola, presieduto dal giudice Alfredo Cosenza, Angelino Romeo viene condannato a tre anni e quattro mesi per presunta estorsione.

A Fabrizio Ruggiero e Gregorio Bruno è stata invece comminata una pena di nove mesi di reclusione e 900 euro di multa. Nove mesi sono stati inflitti anche a Pasquale Lo Cane.

Risultano assolti dalle loro imputazioni l’ex assessora alla manutenzione, alla pubblica istruzione, mensa e trasporto scolastico del Comune di Amantea Emma Pati, l’ex presidente del Consiglio comunale Linda Morelli, i funzionari Anna Concetta Trafficante e Nicola Raso. 

Assolti anche il comandante della polizia municipale della città tirrenica Emilio Caruso e l’agente Giacomo Bazzarelli, nonché Claudio Samà e Pino Furfari.

Il presunto giro d’affari

Nel mirino dell’inchiesta delle Fiamme Gialle presunte irregolarità sulla gestione dei servizi pubblici nel Comune di Amantea e ricadenti nel territorio costiero. 

Emerge un giro d’affari di notevoli proporzioni che include il porto (170mila euro), il servizio mensa (150mila euro), la gestione dei parcheggi (38mila euro), la derattizzazione (10mila euro).

Secondo l’accusa gli indagati sarebbero stati responsabili di aver turbato le gare pubbliche per l’assegnazione dei servizi, di aver favorito alcuni soggetti nella scelta dei contraenti, di aver rivelato informazioni particolari e utili per la partecipazione agli appalti, di aver modificato le procedure.