Non si placa la polemica tra il Comitato “Ritorno alle origini di Temesa” e il comune di Amantea. Da diverso tempo ormai un folto gruppo di cittadini di Campora San Giovanni (CS) ha attivato tutte le procedure istituzionali per chiedere la scissione di Campora dal comune di Amantea. E nei prossimi giorni sono attese grandi novità. Il 7 settembre, infatti, il TAR si pronuncerà sulla legittimità del referendum popolare che, in caso di esito positivo, potrebbe sancire l’accorpamento di Campora al comune di Serra d’Aiello. Una decisione che creerebbe sicuramente tanto clamore nella politica cosentina e non solo. E forse anche per questo motivo che, secondo gli attivisti del progetto Temesa, in questi giorni l’amministrazione comunale di Amantea starebbe compiendo operazioni di ostruzionismo, con l’obiettivo di non fare celebrare il referendum. Attività che si sarebbero espletate anche attraverso l’aiuto di alcuni quotidiani locali.
Vi riportiamo di seguito il comunicato del Comitato “Ritorno alle origini di Temesa” pubblicato sulla pagina Facebook del progetto.
AI SERRESI, AI CAMPORESI E AL SINDACO DI AMANTEA COMUNICHIAMO CHE…
Aspettiamo con assoluta serenità il pronunciamento, previsto per il 7 settembre, del TAR sulla richiesta di sospensione della delibera regionale che ha riconosciuto alla frazione di Campora S. Giovanni la facoltà di staccarsi dal comune di Amantea ed unirsi a quello di Serra D’Aiello.
Sulle motivazioni il comitato promotore ha, in più occasioni, ampiamente spiegato le ragioni, una sintesi si può trovare nel volantino in distribuzione in questi giorni.
Una premessa ancora una volta è d’obbligo, questa iniziativa non è assolutamente contro Amantea ed ancora meno contro l’attuale Amministrazione, consideriamo gli Amantani compagni di un viaggio giunto al capolinea, i cui rapporti purtroppo non sono mai stati buoni, a nostro parere per la scarsa considerazione che ci è stata riservata. L’iniziativa ha invece l’obiettivo di cercare di migliorare la nostra situazione, definendo le nostre priorità, ed affrontando direttamente le nostre sfide, senza mediazioni od ostacoli.
Noi quindi non siamo contro ma per.
Fatta questa premessa dobbiamo però rilevare che siamo piuttosto delusi per le notizie che ci arrivano, sappiamo di episodi di ostruzionismo strisciante di un lavorio sotto traccia con l’obiettivo di intaccare la nostra iniziativa, di una continua ricerca di appoggi sia a livello locale che regionale, mi aspetterei qualche reazione da parte dei consiglieri che all’unanimità si sono già espressi.
Ci risulta di contatti con esponenti della nostra comunità perché prendano le distanze e con sedicenti giornalisti che hanno il compito di diffondere notizie fuorvianti se non addirittura false.Non vorremmo deluderli ma crediamo che stiano sprecando tempo ed energie, proprio perché stentano a comprendere, o fanno finta, le ragioni profonde che hanno spinto i Camporesi a fare un passo così importante.
Diciamolo ancora una volta, la volontà di rendersi autonomi nasce da un radicato sentimento popolare, maturato ed alimentato da anni frustrazioni e menefreghismo, incomprensibile per gli Amanteani proprio perché hanno sempre trattato con superficialità le nostre esigenze. Solo oggi, per puro egoismo, sembrano ricordarsi rendersi conto dell’importanza della frazione di Campora S.Giovanni.
L’obiettivo è chiaro, innanzitutto prolungare i tempi della nostra azione, indebolire e tentare di erodere il consenso, in vista della celebrazione del referendum consultivo già stabilito. Un comportamento in netta contraddizione con quanto dichiarato dal sindaco in occasione di incontri pubblici nei quali si mostrava apparentemente farorevole affinché il referendum seguisse il suo normale iter e che il risultato sarebbe stato rispettato naturalmente perché ci possa essere un risultato è necessario che il referendum possa svolgersi regolarmente e non impedirlo, oltretutto con pratiche poco corrette se non subdole.
Non è accettabile che qualche giornalista, palesemente non imparziale, si permetta di pubblicare articoli che riportano fatti che in larga parte non corrispondono alla realtà, ad esempio non è vero che la Regione si oppone all’autonomia di Campora, non è vero che il presidente della Regione Calabria potrà impedire questa iniziativa contro il parere, del Consiglio Regionale, è assolutamente falso che il Comitato rappresenti una minoranza della popolazione di Campora e Serra, per smentire questo basterebbe permettere il regolare svolgimento del referendum senza goffi e pretestuosi tentativi di boicottaggio. Non si può accettare che il sindaco di Amantea, per interposta persona chieda di invitare i camporesi a “calmare gli animi”.
Egregio Sig. Sindaco Pellegrino la ringraziamo per l’interessamento ma la informiamo che noi e tutta la popolazione di Campora non siamo affatto agitat ed aspettiamo con tranquillità e fiducia il pronunciamento del TAR al vostro assurdo ricorso, pagato anche con I soldi dei Camporesi. Campora ed suoi cittadini meritano rispetto, è una cosa che proprio non vi riesce, dai per una volta provate a fare un piccolo sforzo.
Crediamo invece che quelli preoccupati siete voi che non riuscite a capire che dietro la nostra richiesta c’è il fallimento di una convivenza che ha visto la parte più debole sempre messa ai margini e mai adeguatamente considerata.
Perché questa paura del referendum, perché voler impedire al popolo di esprimersi? La smetta signor Sindaco di trafficare per negare ai Camporesi il sacrosanto diritto di manifestare democraticamente e liberamente il loro punto di vista, si occupi piuttosto del suo Comune che com’è noto non naviga in acque tranquille.
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