Si è svolta ieri l’assemblea degli iscritti e delle iscritte al Circolo PD di Amantea, con un focus particolare sul prossimo referendum fissato al 22 gennaio 2023 e sulle questioni legate alla separazione di Campora San Giovanni.
Ad un mese dalla data stabilita il Circolo “Moro-Berlinguer” continua a porre una serie di interrogativi, affrontati anche nell’appuntamento di ieri, insieme al segretario Enzo Giacco e ad Enza Bruno Bossio.
Pur ribadendo il riconoscimento dell’istituto democratico del referendum come strumento di partecipazione dei cittadini e delle istanze di identità delle piccole comunità, non si può negare la necessità di avere chiarezza e maggiore consapevolezza di alcuni aspetti specifici che deriverebbero dall’esito favorevole di modifica dei confini, ma soprattutto di costituzione del nuovo Comune di Temesa.
Rapporti finanziari e patrimoniali sotto la lente
L’attenzione della sezione locale Partito Democratico si pone prioritariamente sull’articolo 2 della proposta di legge regionale del consigliere Graziano.
Come si può anche solo pensare – si chiedono in una nota direttivo ed esecutivo – di annoverare quali “eventuali” (come fa la proposta di legge regionale n. 54/12^) i rapporti patrimoniali e finanziari conseguenti alla modifica dei confini territoriali? Rientra nell’alveo delle cose “eventuali” sapere che fine faranno investimenti strategici realizzati dal Comune di Amantea (Porto Turistico, Piano di Insediamento Produttivo, ecc) ovvero quanta parte del debito del Comune di Amantea sarà di competenza del nuovo Comune di Temesa?
Amantea sta facendo i conti con una complessa situazione debitoria e i rappresentati del PD locale ritengono corretto che i cittadini siano consapevoli del rischio che si corre. É necessario fare chiarezza. É necessario definire prima del voto le competenze in capo alle nuove realtà amministrative.
Interrogativi che preoccupano soprattutto in considerazione del fatto che a votare sono chiamati solo i residenti della frazione della Campora e del Comune di Serra d’Aiello, ma non tutti i cittadini di Amantea, che invece dovranno comunque fare i conti con l’esito del referendum.
Campanelli che suonano sia verso l’amministrazione comunale a guida Pellegrino, ma anche verso i rappresentanti istituzionali che a livello regionale sembrano non voler ascoltare le istanze locali.
Ciò premesso, al termine dell’assemblea il Circolo PD Amantea chiede all’amministrazione di Serra d’Aiello, al Comitato “Ritorno alle origini di Temesa” e all’amministrazione comunale di Amantea di sostenere la richiesta che vuole la preventiva definizione dei rapporti finanziari e patrimoniali quale condizione non bypassabile per la nascita del comune di Temesa.