Si intensifica il dibattito sul prossimo referendum che porterà i cittadini di Campora San Giovanni e di Serra d’Aiello a decidere sulle modifiche dei confini territoriali dei rispettivi Comuni di appartenenza.
Dopo l’incontro pubblico organizzato ad Amantea dai sostenitori del fronte del No alla scissione di Campora e all’istituzione del nuovo Comune di Temesa, la replica dai territori interessati arriva nel corso del fine settimana.
Nei giorni di sabato 14 gennaio e domenica 15 infatti si sono tenuti due appuntamenti per ribattere e sottolineare le ragioni opposte, ovvero del Sì al referendum e all’autonomia.
Sabato 14 gennaio a riavviare il confronto a distanza ci ha pensato l’appuntamento organizzato a Serra d’Aiello.
A prendere la parola in apertura il sindaco Antonio Cuglietta, chiamato in causa da esponenti della minoranza dell’amministrazione di Amantea sulla gestione del Comune e della futura realtà di Temesa.
Il primo cittadino si dice innanzitutto amareggiato per gli attacchi subiti a livello personale, ma si concentra anche ad esaminare punto per punto le contraddizioni a suo dire emerse dalle parole dei sostenitori del No.
Tranquillizza i presenti e tutti i cittadini in merito alla scomparsa dei servizi, come la farmacia o la guardia medica, in caso di accorpamento con Campora. Poiché Serra d’Aiello è un Comune attualmente molto piccolo e molti servizi pubblici vengono attivati proprio in base al numero di residenti, Cuglietta ritiene che la crescita del nuovo Comune di Temesa possa solo portare benefici alla comunità di Serra d’Aiello.
D’altro canto, sul versante della perdita di centralità del borgo storico, il sindaco garantisce l’inserimento di clausole apposite di tutela nei documenti e nel regolamento di istituzione del nuovo Comune, proprio per preservare il nucleo originario del Comune di Serra d’Aiello.
Altro tema di chiarimento, affrontato anche dalla consigliera Margherita Perri, è quello relativo alla situazione debitoria del Comune. L’accento viene posto su una errata interpretazione dei dati da parte degli oppositori e sulla pagina nera purtroppo ancora aperta della struttura Papa Giovanni. Per smentire le voci di dissento, la consigliera coglie l’occasione per informare su nuovi finanziamenti che Serra d’Aiello ha ottenuto recentemente.
E a proposito di spese, ulteriore passaggio viene fatto sulle spese legali affrontate per le procedure burocratiche relative proprio al referendum, per un’ammontare di 2.600 euro.
Insomma diversi i sassolini tolti dalle scarpe, in un confronto che continua a svolgersi a distanza e che di certo terrà vivo il dibattito per le prossime settimane, in vista del voto di domenica 22 gennaio.
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