A pochi giorni dal pronunciamento del Tar di Catanzaro che ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Amantea, prosegue il dibattito su questo esito e sul procedimento che porterà i cittadini di Campora San Giovanni e di Serra d’Aiello a scegliere sul nuovo assetto amministrativo della città di Temesa.
Nel confronto aperto tra il consigliere regionale Giuseppe Graziano e il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino si inseriscono infatti anche le voci dell’associazione “Ritorno alle origini di Temesa” che porta avanti con convinzione la battaglia di separazione di Campora.
Il percorso democratico verso Temesa non si arresta
Esprimono evidente soddisfazione i membri del comitato promotore del referendum sulla decisione del Tar, che apre un varco ancora più ampio al voto del 22 gennaio prossimo.
Il percorso verso l’affrancamento quindi continua, senza battute d’arresto. Né la nostra determinazione – dichiarano – viene fiaccata da maldestri tentativi volti a delegittimare, con argomentazioni false e faziose, un progetto che mette in primo piano il sentimento identitario dei cittadini delle comunità di Serra e di Campora.
Il riferimento immediato è alle dichiarazioni fatte dal sindaco Pellegrino sull’incongruenza dei numeri di residenti dei comuni coinvolti. La preoccupazione del primo cittadino è il limite della soglia dei 10.000 sotto cui scenderebbe il Comune di Amantea in caso di esito positivo del referendum.
A questo replicano in modo puntuale i referenti del Progetto Temesa, elencando i motivi per cui ritengono non condivisibili le posizioni di Pellegrino, che qui riportiamo:
1) L’art. 15 del D.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 (TUEL) al primo comma recita “non possono essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite…”. E’ chiaro quindi il riferimento agli abitanti residenti, e non già ai residenti aventi diritto di voto.
2) Lo stesso Sindaco afferma, per come attestato dall’Ufficio Anagrafe, il Comune di Amantea conta 13.272 abitanti, di cui 3.407 della frazione Campora, omettendo di conteggiare 848 residenti cittadini stranieri, che sommati ai precedenti fanno 14.120 al 30 settembre 2022.
3) Il Consiglio Comunale di Amantea, inoltre, in data 11.11.2022 adotta la delibera n. 22 avente ad oggetto : “Rimodulazione piano di riequilibrio …..” corredata da numerosi allegati tra cui il parere dell’organo di revisione (verbale n° 17 del 09.11.2022) che al punto 5 verbalizza che il comune di Amantea ha deliberato una anticipazione massima concedibile di € 4.270.200,00 derivante da € 300,00 per n. 14.234 abitanti al 31.12.2021.
4) si evince pertanto, sia che si attingano i dati dal precedente punto 2 piuttosto che dal punto 3 di cui sopra che gli abitanti del comune non scendono al di sotto delle 10.000 unità.
E’ del tutto evidente quindi che l’azione artatamente manipolatoria dei dati sugli abitanti residenti operata dall’Amministrazione è volta a creare confusione amministrativa e turbamento nelle comunità interessate.
Di converso, ribadiamo, inoppugnabilmente, che i dati veritieri sugli abitanti del comune di Amantea sono quelli su cui si è poggiata la richiesta di distacco di Campora da Amantea.
Il criterio illegittimo e stravagante adottato nelle ultime rilevazioni dal comune di Amantea vale solo come una manovra che tenta di impedire disperatamente e ad ogni costo (quello che grava sull’intera cittadinanza amanteana e camporese) lo svolgimento del referendum, massima espressione democratica per far esprimere i cittadini interessati sulla richiesta di autodeterminazione dei cittadini di Campora San Giovanni e Serra D’Aiello.
L’auspicio infine è di un’ampia partecipazione dei cittadini, gli unici legittimati a decidere, confidando contemporaneamente in un’azione di vigilanza da parte dell’amministrazione comunale sul corretto svolgimento di tutte le operazioni necessarie per garantire l’esercizio del diritto democratico di scelta.