Il Comitato direttivo dell’associazione “Ritorno Alle Origini di Temesa” si è riunito nei giorni scorsi per confrontarsi e valutare quali azioni mettere in campo per la prosecuzione del progetto di separazione di Campora San Giovanni dal Comune di Amantea.
Un impegno che non è venuto meno dopo la sentenza del Tar Calabria, che ha sancito lo stop definitivo al referendum, ma che anzi prosegue nella direzione della tutela dell’identità storica di Temesa.
Nel corso dell’incontro infatti è stata presa la decisione di impugnare la sentenza presso il Consiglio di Stato.
Il nuovo Comune come unica via
La scelta è maturata in piena sintonia con la Regione Calabria ed il Comune di Serra d’Aiello, a cui la frazione nepetina dovrebbe annettersi.
A dare sostanza alla decisione c’è un accurato lavoro di consulenza da parte dei legali, che hanno esaminato sia la sentenza del Tar Calabria, sia la documentazione in possesso del Comitato.
Un quadro positivo, quello elaborato sulla base dei presupposti strettamente giuridici e giurisdizionali, che rinsalda anche il senso identitario delle comunità coinvolte.
Secondo le dichiarazioni del presidente Antonio Gelsomino, Temesa resta l’unica via per raggiungere insieme quell’autonomia da Amantea che solo attraverso l’accorpamento a Serra può tracciare una nuova fase di sviluppo sociale, economico e politico che da tempo le due comunità cercano con determinazione.
I termini per la presentazione del ricorso scadono alla fine del 2023.
